venerdì 19 novembre 2010

Tatuaggi e analisi, il racconto del rapimento



Bellinzona - Una strana luce, una navicella spaziale, le gambe immobilizzate, una sedia in metallo e strani tatuaggi alle braccia. Sono dei piccoli dettagli quelli che emergono dai 'post' dell'account di Twitter di Evaristo Pellegatti. Tanti piccoli dettagli che ci permettono di ricostruire la cronaca del suo rapimento che, pare, sia di natura aliena.
Tutto inizia alle nove e mezzo, quando il ticinese - che a detta della moglie "era in vacanza per riflettere" - viene investito da una forte luce mentre passeggia sul Monte Generoso. Passa poco tempo e la luce si rivela essere una navicella spaziale, dalla quale - scrive Evaristo - scendono degli alieni "magri alti e con braccia lunghissime".
È panico: Pellegatti cerca di fuggire, ma le sue gambe sono immobilizzate, non riesce a muoverle. La situazione si fa ancora più preoccupante quando di lì a poco il rapito 'posta' che gli alieni lo trasportano sull'Ufo e lo immobilizzano. A breve segue il decollo e durante il volo Evaristo vede gli alieni confabullare tra di loro. Finché lo prendono e gli disegnano degli strani tratuaggi sulle braccia.
Poco fa, intanto, i rapitori si sono impossessati del suo telefono e hanno scritto un messaggio in Twitter: se fosse vero, sarebbe il primo contatto ufficiale con gli alieni.

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